Autore: Matteo Bonifacio
Relatore: MASSIMO MORI
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Filosofia e Scienze della Educazione
Corso: Laurea Magistrale in Filosofia
Data di Discussione: 17/03/2014
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Storia della filosofia
Tipo di Tesi: Tesi di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
L’ambizione di questo lavoro è di fare luce su una categoria storiografica che gode ancor’oggi di un’ampia fortuna: la way of ideas. Introdotta da Yolton nella seconda metà del secolo scorso, la way of ideas indica, generalmente, l’insieme delle teorie delle idee elaborate da un manipolo di autori compresi tra Cartesio e Hume. Queste teorie sono descritte in termini rappresentazionalisti: il soggetto non ha una relazione immediata con l’oggetto esterno, ma con i contenuti della sua mente - le idee. Questa tesi sottolinea, invece, che l’etichetta way of ideas nelle intenzioni del suo primo sostenitore, Yolton, aveva una portata teorica anti-rappresentazionalista. La letteratura filosofica, tuttavia, si è appropriata della categoria way of ideas svincolandola dalla prospettiva teorica da cui era stata descritta da Yolton.

Grado di Innovazione:
Questa tesi ha un merito fondamentale, nella misura in cui smaschera un importante fraintendimento: la way of ideas non indica le teorie rappresentazionaliste della conoscenza.